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BANDO SVILUPPO IMPRESA 2022 – Data scadenza: 31/12/2022

Il Bando Sviluppo Impresa mira a sostenere le imprese del territorio nella fase successiva alla loro costituzione, nello sviluppo dell’attività produttiva e nella digitalizzazione e innovazione dei processi aziendali e dei prodotti, attraverso un intervento che valorizzi gli investimenti effettuati e contribuisca a consolidare un circolo virtuoso fra imprese, Banche e Consorzi di garanzia fidi. 

L’agevolazione prevede 3 misure di intervento principali (ALTERNATIVE TRA LORO):

A.     VOUCHER accompagnamento e tutoraggio start up

B.     VOUCHER monitoraggio e sostegno alle PMI

C.     VOUCHER digitalizzazione e innovazione 

Si prevedono, inoltre, 2 misure di intervento accessorie (CUMULABILI TRA LORO):

1.     VOUCHER abbattimento tassi in conto interesse: valore massimo € 10.000 a impresa

2.     VOUCHER abbattimento costo garanzia: valore massimo € 2.500 a impresa

BENEFICIARIMPMI aventi sede legale e/o unità locale iscritta presso il Registro delle Imprese della Camera.Le imprese devono essere attive, in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese e con il pagamento del diritto annuale, e devono aver stipulato ed ottenuto un finanziamento garantito o cogarantito da un Soggetto Attuatore dell’iniziativa a partire dal 1° dicembre 2021. Fra le tipologie ammesse di finanziamento rientrano le esigenze di liquidità derivanti dall’emergenza COVID-19. 
INTERVENTI FINANZIABILIFino all’80% di programmi di investimento tra i 200mila e i 10 milioni di euro. Le agevolazioni prevedono la concessione di aiuti de minimis:
·         Finanziamento agevolato al tasso dello 0,5% annuo e della durata massima di 15 anni (concesso dal MiSEa valere su risorse di CDP), al quale deve essere necessariamente abbinato un finanziamento bancario pari al 30% del finanziamento totale concesso dalla Banca finanziatrice tra quelle che hanno aderito alla convenzione.
·         Contributo non rimborsabile nella misura massima del 5% delle spese ammissibili per programmi d’investimento che non superino i 3 milioni di euro.
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONELa domanda deve essere inviata al Ministero dello Sviluppo economico, nell’apposita sezione Imprese sociali del sito, esclusivamente online, a mezzo PEC, all’indirizzo es.imprese@pec.mise.gov.it. La domanda deve essere compilata secondo la modulistica disponibile online, a cui allegare:
·         La delibera di finanziamento e l’allegato tecnico alla delibera di finanziamento, relativo all’impatto socio-ambientale dell’iniziativa (a cura della banca finanziatrice)

BANDO NUOVE IMPRESE 2022 – Data scadenza: 31/12/2022

Un contributo della Camera di Commercio di Roma destinato ai soggetti che intendono costituire una nuova impresa

COME ACCEDERELe domande degli aspiranti imprenditori possono essere inviate alla CCIAA di Roma, SOLO dai Soggetti Attuatori.  ASSARTIGIANI SERVIZI SRL È UN SOGGETTO ATTUATORE.
CONTRIBUTO EROGATOPer ogni aspirante imprenditore la Camera riconosce un contributo, fino all’esaurimento delle risorse stanziate, entro il tetto massimo di € 2.500 al netto dell’IVAovvero entro il tetto massimo di € 3.000 al netto dell’IVA nel caso di costituzione di società di capitali. Il contributo viene riconosciuto all’impresa, solo dopo che la stessa risulti iscritta al Registro delle Imprese della Camera e in regola con la dichiarazione dell’attività esercitata, dietro presentazione della fattura emessa a carico dell’impresa medesima da parte del soggetto attuatore per il servizio erogato. Il contributo viene versato, al netto della ritenuta del 4% secondo la normativa vigente, al soggetto attuatore delegato alla riscossione dello stesso da parte dell’impresa beneficiaria. Sono esclusi dal contributo:
a.     Gli aspiranti imprenditori che, entro sei mesi dall’approvazione di cui all’art. 3, comma 6, non risultino iscritti al Registro delle Imprese della Camera e non in regola con la dichiarazione dell’attività esercitata;
b.    Gli aspiranti imprenditori che abbiano presentato più di una domanda di accesso all’iniziativa, anche per diverse nuove imprese da creare: in questo caso, vengono escluse tutte le domande successive alla prima;
c.     Gli aspiranti imprenditori la cui domanda sia stata approvata e che iscrivano al Registro delle Imprese della Camera un’impresa avente forma giuridica, compagine sociale o attività esercitata diversa dall’idea imprenditoriale approvata, salvo modifiche di carattere non sostanziale, che non alterino, comunque, i requisiti per accedere alla misura;
d.    I candidati che presentino domanda di accesso all’iniziativa per un’impresa già iscritta al Registro delle Imprese della Camera ovvero ad un altro Registro delle Imprese al momento della presentazione della domanda stessa;
e.     Tutti quei soggetti che, a qualunque titolo, risultino già esercitare un’attività imprenditoriale, salvo il caso di costituzione di un nuovo consorzio di imprese o di una nuova rete di imprese.
Società di capitali: L’aspirante imprenditore deve essere il legale rappresentante e/o amministratore della società; il medesimo ruolo non deve essere ricoperto da chi non avrebbe i requisiti per accedere quale candidato alla presente misura.
Società di persone: Il requisito per accedere quale candidato alla presente misura deve essere posseduto da tutti i soci.
Società in accomandita semplice: L’aspirante imprenditore deve avere la qualifica di socio accomandatario; il medesimo ruolo non deve essere ricoperto da chi non avrebbe i requisiti per accedere quale candidato alla presente misura. 

BANDO BONUS LAZIO KM0

Misure di aiuto destinate agli operatori della ristorazione, della ricettività alberghiera con ristorazione, dell’industria e del commercio dei prodotti agroalimentari con Denominazioni d’Origine (DO), Indicazioni Geografiche (IG) e Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), nonché del latte fresco bovino e delle acque minerali e delle birre artigianali, strettamente attinenti al territorio laziale, ovverosia prodotti e imbottigliati nel Lazio.

BENEFICIARI Imprese che avranno effettuato l’acquisto di prodotti DO, IG, PAT, di latte fresco bovino, e di acque minerali e di birre artigianali, strettamente attinenti al territorio laziale, ovvero prodotti ed imbottigliati nel Lazio, da produttori e/o commercianti operanti nel territorio regionale.I soggetti beneficiari, di cui al presente bando devono essere operatori della ristorazione, dell’industria e del commercio alimentare e delle bevande che esercitano l’attività, primaria, e non secondaria, nel territorio regionale.
CODICI ATECO AMMISSIBILI 56.10.11 – Ristorazione con somministrazione;
56.10.12 – Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole;
56.10.20 – Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto;
56.10.30 – Gelaterie e pasticcerie;
56.10.41 – Gelaterie e pasticcerie ambulanti;
56.10.42 – Ristorazione ambulante;
56.10.50 – Ristorazione su treni e navi;
56.21.00 – Catering per eventi, banqueting;
56.29.10 – Mense;
56.29.20 – Catering continuativo su base contrattuale;
56.30.00 – Bar ed altri esercizi simili senza cucina;
55.10.00 – Alberghi;
55.20.52 – Attività di alloggio connesse alle aziende agricole;
10.71.10 – Produzione di prodotti di panetteria freschi;
10.71.20 – Produzione di pasticceria fresca;
10.72.00 – Produzione di fette biscottate, biscotti, prodotti di pasticceria conservati;
10.73.00 – Produzione di paste alimentari, di cuscus e di prodotti farinacei simili;
10.52.00 – Produzione di gelati senza vendita diretta al pubblico;
47.11.10 – Ipermercati;
47.11.20 – Supermercati;
47.11.30 – Discount di alimentari;
47.11.40 – Minimercati ed altri esercizi non specializzati in alimentari vari;
47.11.50 – Commercio al dettaglio di prodotti surgelati;
47.21.01 – Commercio al dettaglio di frutta e verdura fresca;
47.21.02 – Commercio al dettaglio di frutta e verdura preparata e conservata;
47.22.00 – Commercio al dettaglio di carni e prodotti a base di carne;
47.23.00 – Commercio al dettaglio di pesci, crostacei e molluschi;
47.24.10 – Commercio al dettaglio di pane;
47.24.20 – Commercio al dettaglio di torte, dolciumi, confetteria;
47.25.00 – Commercio al dettaglio di bevande;
47.29.10 – Commercio al dettaglio di latte prodotti lattiero-caseari;
47.29.20 – Commercio al dettaglio di caffè torrefatto;
47.29.30 – Commercio al dettaglio di prodotti macrobiotici e dietetici;
47.29.90 – Commercio al dettaglio di altri prodotti alimentari in esercizi specializzati nca
47.81.01 – Commercio al dettaglio ambulante di prodotti ortofrutticoli;
47.81.02 – Commercio al dettaglio ambulante di prodotti ittici;
47.81.03 – Commercio al dettaglio ambulante di carne;
47.81.09 – Commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti alimentari e bevande nca.
MODALITA’ DI EROGAZIONE Il sostegno sarà erogato “a sportello”, per cui le domande pervenute regolarmente e ritenute ammissibili, saranno valutate e liquidate, fino alla concorrenza del plafond economico stanziato. Le singole domande saranno istruite in progressione, in base ai tempi di ricezione, senza attendere il completamento della raccolta delle domande ammissibili di aiuto. Le richieste di aiuto saranno valutate nell’ordine cronologico di registrazione delle domande attraverso la procedura telematica, in termini di data e ora definita al minuto. Terminata l’istruttoria, La Società Lazio Crea S.p.a., provvede a determinare:
·         l’elenco delle domande ammesse e finanziate;
·         l’elenco delle domande non ammesse;
·         l’elenco delle domande ricevute ma non esaminate per esaurimento del fondo.
Si precisa che la pubblicazione degli elenchi avrà valore di notifica a tutti gli effetti. I provvedimenti con i quali sarà determinata l’ammissibilità o non ammissibilità delle domande saranno consultabili sul sito istituzionale della Regione Lazio, al link https://www.regione.lazio.it/cittadini/agricoltura.
COME PARTECIPARELe domande devono essere presentate esclusivamente attraverso la procedura telematica accessibile dal link https://app.regione.lazio.it/bonuslaziokm0/default.aspx a partire al 7 febbraio 2022.Sarà consentito presentare fino ad un massimo di due domande, riferite ad acquisti differenti e sino al raggiungimento dell’importo massimo concedibile per singola impresa richiedente. Ognuna delle due domande potrà riportare un massimo di 4 fatture quietanzate.

FONDO ROTATIVO REGIONALE PER IL RECUPERO DELLE AZIENDE IN CRISI (WBO) – Data di scadenza: 01/07/2029

Finanziamento agevolato – a tasso zero – con finalità di sostenere l’acquisizione di aziende in crisi o oggetto di delocalizzazione, da parte dei dipendenti dell’impresa organizzati in forma cooperativa. Finanzia l’affitto o l’acquisto di aziende, rami d’azienda o complessi di beni e contratti da parte di società cooperative costituite da lavoratori dipendenti dell’azienda in crisi o oggetto di delocalizzazione:

·         Per effetto del diritto di prelazione (art. 11, comma 2, del DL 145/2013 convertito con modificazioni dalla L. 9/2014);

·         Al fine del rilancio o della riconversione del sito produttivo a rischio chiusura a causa di delocalizzazione dell’attività economica.

BENEFICIARI Società cooperative, appartenenti alla categoria produzione e lavoro, costituite per almeno i 2/3 da dipendenti di un’azienda in crisi o oggetto di delocalizzazione (Azienda di provenienza), che presentino un progetto industriale per il recupero dell’azienda.Possono presentare domanda anche i dipendenti dell’Azienda di provenienza non ancora costituiti in cooperativa, in qualità di Soggetti Promotori.
SPESE AMMISSIBILISono ammissibili le spese inerenti all’attività d’impresa. Il finanziamento è pari al 100% dei costi ammissibili; l’importo minimo è pari a 20.000 euro.
MODALITA’ DI ACCESSOLa procedura è a sportello e si attiva con la presentazione della domanda e della relativa documentazione a corredo, secondo le modalità previste nell’Avviso, direttamente a CFI, all’indirizzo PEC cfi@pec.it. Lo sportello informativo è a disposizione dei soggetti interessati allo strumento per:
·         fornire informazione e assistere le cooperative (o i promotori) nella predisposizione della domanda;
·         informare i lavoratori sugli strumenti di capitalizzazione utilizzabili;
·         dare suggerimenti e indicazioni per il miglioramento del Piano industriale;
·         proporre soluzioni di rafforzamento patrimoniale.

DIGITAL TRANSFORMATION – Data di scadenza: Fino a fine fondi

BENEFICIARI PMI iscritte al Registro delle Imprese; Operanti in via prevalente nel settore manifatturiero o nei servizi diretti alle imprese manifatturiere, nel settore turistico o in quello del commercio; Che abbiano conseguito, nell’esercizio di riferimento dell’ultimo bilancio depositato, un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari ad almeno 100.000 euro; Che dispongano di almeno 2 bilanci approvati e depositati; Non essere in stato di fallimento o liquidazione volontaria.
INTERVENTI AMMISSIBILI A CONTRIBUTOProgetti di trasformazione tecnologica e digitale attraverso:
·         Tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale impresa 4.0
o    Advanced manufacturing solutions, realtàaumentata, simulation, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics…)
·         Tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera finalizzate
o    All’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con diversi attori
o    Al software
o    Alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica
o    A tecnologie come sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, sistemi elettronici per lo scambio dei dati, geolocalizzazione, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.
I progetti devono essere realizzati nell’ambito di una unità produttiva dell’impresa proponente ubicata su territorio nazionale; prevedere un importo di spesa tra i 50.000 e i 500.000 euro; essere avviati successivamente alla presentazione della domanda.
CONTRIBUTO EROGATOErogazioni fino a fine fondo (fondo a sportello)Incentivi complessivi pari al 50% delle spese ammissibili
·         10% contributi a fondo perduto
·         40% finanziamenti a tasso agevolato (importo da restituire senza interessi a partire dall’ultima erogazione delle agevolazioni con piano di ammortamento a rate semestrali e con restituzione entro 7 anni)
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONELe domande possono essere presentate esclusivamente online. La valutazione è affidata a Invitalia. Per precompilare e per presentare la domanda è necessario:
·         Essere in possesso di una identità digitale (SPID, CNS, CIE) per accedere alla piattaforma dedicata
·         Accedere all’area riservata
Una volta effettuato l’accesso all’area riservata sarà possibile compilare la domanda online e scaricare la documentazione da allegare.
Per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC). Ciascun soggetto, sia in forma singola che congiunta, può presentare una sola domanda di accesso alle agevolazioni che può riguardare unicamente:
·         Un progetto di innovazione di processo (Capo II) o
·         Un progetto di innovazione dell’organizzazione (Capo II) ovvero
·         Un progetto di investimenti (Capo III)

FONDO NAZIONALE EFFICIENZA ENERGETICA

Il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica – FNEE è un incentivo che sostiene la realizzazione di interventi finalizzati a garantire il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica, in linea con quanto previsto dal Protocollo di Kyoto.

BENEFICIARII destinatari delle agevolazioni sono:
·         Imprese (in forma singola o associata/aggregata quali Consorzi, Contratti di rete e ATI)
·         ESCO (in forma singola o associata/aggregata quali Consorzi, Contratti di rete e ATI)
·         Pubbliche Amministrazioni (in forma singola o associata/aggregata quali Protocolli d’intesa, Convenzioni, Accordi di programma) 
Requisiti: Le imprese e le ESCO devono:
·         Essere costituite da almeno 2 anni e iscritte nel registro imprese (nel caso di imprese non ubicate sul territorio italiano, si rinvia alla sezione FAQ)
·         Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti
·         Tenere una contabilità separata
·         Rispettare l’impegno Deggendorf
·         Non trovarsi in condizioni tali da risultare “impresa in difficoltà”
·         Essere in regola con le disposizioni normative vigenti (in caso siano state destinatarie di provvedimenti di revoca parziale o totale di agevolazioni concesse dal Ministero, abbiano provveduto alla restituzione di quanto dovuto)
·         Aver ottenuto la certificazione secondo la UNI CEI 11352 (solo per ESCO).
AGEVOLAZIONIGaranzia: E’ prevista per le Imprese e le ESCO su singole operazioni di finanziamento (comprensive di capitale ed interessi) e copre fino all’80% dei costi agevolabili per importi da 150.000 a 2.500.000 euro. Durata massima di 15 anni. 
Finanziamento a tasso agevolato dello 0.25%
·         Per le Imprese e le ESCO a copertura di un massimo del 70% dei costi agevolabili per importi compresi tra 250.000 e 4.000.000 euro. Durata massima 10 anni (art. 9 comma 4 del DM)
·         Per le PA a copertura di un massimo del 60% dei costi agevolabili (80% in caso di interventi su infrastrutture pubbliche, compresa l’illuminazione pubblica) per importi compresi tra 150.000 e 2.000.000 euro. Durata massima 15 anni (artt. 13 e 14 del DM). 
Il soggetto beneficiario deve garantire la copertura finanziaria del progetto di investimento pari all’importo non coperto dalle agevolazioni concedibili (e comunque non inferiore al 15%).
INTERVENTI FINANZIABILISono finanziabili le iniziative riguardanti:
·         La riduzione dei consumi di energia nei processi industriali
·         La realizzazione e/o l’implementazione di reti ed impianti di teleriscaldamento e teleraffrescamento
·         L’efficientamento di servizi ed infrastrutture pubbliche, inclusa la pubblica illuminazione
·         La riqualificazione energetica degli edifici
SPESE AMMISSIBILI1.     Consulenze (nella misura max del 10% delle spese ammissibili)_Con riferimento in particolare alle spese per progettazioni ingegneristiche relative alle strutture dei fabbricati e degli impianti, direzione lavori, collaudi di legge, progettazione e implementazione di sistemi di gestione energetica, studi di fattibilità nonché la predisposizione dell’attestato di prestazione energetica degli edifici e della diagnosi energetica degli edifici pubblici.
2.     Impianti, macchinari e attrezzature_Le apparecchiature, gli impianti nonché macchinari e attrezzature varie (inclusi i sistemi di telegestione, telecontrollo e monitoraggio per la raccolta dei dati riguardanti i risparmi conseguiti) comprensivi delle forniture di materiali e dei componenti previsti per la realizzazione dell’intervento
3.     Interventi sull’involucro edilizio_Comprensivi di opere murarie e assimilate, ivi inclusi i costi per gli interventi di mitigazione del rischio sismico, qualora riguardanti elementi edilizi interessati dagli interventi di efficientamento energetico;
4.     Infrastrutture specifiche_Comprese le opere civili, i supporti, le linee di adduzione dell’acqua, dell’energia elettrica – comprensivo dell’allacciamento alla rete – del gas e/o del combustibile biomassa necessari per il funzionamento dell’impianto, nonché i sistemi di misura dei vari parametri di funzionamento dell’impianto.
SPESE NON AMMISSIBILI·         Beni acquisiti attraverso locazione finanziaria
·         Macchinari, impianti e attrezzature usati
·         Automezzi e attrezzature di trasporto targati
·         Spese di funzionamento, notarili, relative a imposte, tasse o scorte
·         Consulenza specialistica rilasciata da amministratori, soci e dipendenti del soggetto beneficiario
·         Spese relative a singoli beni di importo inferiore a 500 euro, suscettibili di autonoma utilizzazione

INVESTIMENTI SOSTENIBILI 4.0 – Data scadenza: Fino a fine fondi

BENEFICIARI MPMI che alla data di presentazione della domanda:
·         Siano regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese e nel pieno esercizio delle loro attività
·         Siano in regime di contabilità ordinaria e dispongano di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese o abbiano presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi
·         Siano in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi
·         Non abbiano effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento
ATTIVITÀ ECONOMICHE AMMESSE Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ad alcuni settori caratterizzati da limitazioni derivanti dalle disposizioni europee di riferimento (siderurgia; estrazione del carbone; costruzione navale; fabbricazione delle fibre sintetiche; trasporti e relative infrastrutture; produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture) o a programmi di investimento che, arrecando un danno significativo agli obiettivi ambientali definiti a livello europeo, non garantiscono il rispetto del principio DNSH (Do No SignificantHarm, “non arrecare un danno significativo”).
CONTRIBUTO EROGATOContributi in base alle Regioni sede delle PMI:
– Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto: Contributo massimo è pari al 35% per le imprese di micro e piccola dimensione e al 25% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione
INTERVENTI AMMISSIBILI I programmi di investimento devono:
·         Prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l’ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma.
·         Essere diretti all’ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione, funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva.
SPESE AMMISSIBILI·         Macchinari, impianti e attrezzature
·         Opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili
·         Programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a)
·         Acquisizione di certificazioni ambientali
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONEL’erogazione avviene fino ad esaurimento risorse economiche, secondo le seguenti aperture:
–         Compilazione della domanda: Dal 4 maggio 2022
–         Presentazione della domanda: Dal 18 maggio 2022
Le domande di agevolazione devono essere presentate, esclusivamente per via telematica, attraverso l’apposita procedura informatica messa a disposizione sul sito internet del Soggetto gestore Invitalia SpA.

COOPERATIVE DI PICCOLA E MEDIA DIMENSIONE (NUOVA MARCORA) – Data scadenza: Fino a fine fondi

Un apposito regime di aiuto finalizzato a promuovere la nascita e lo sviluppo di società cooperative di piccola e media dimensione.

BENEFICIARI Possono beneficiare delle agevolazioni le società cooperative di produzione e lavoro e sociali di cui all’articolo 17, comma 2, della legge 27 febbraio 1985, n. 49 che, come previsto all’ art. 1, comma 1, lettera f) del DM 4 gennaio 2021, siano già partecipate da CFI.
ATTIVITA’ AMMISSIBILII finanziamenti agevolati sono concessi al fine di sostenere, sull’intero territorio nazionale e in tutti i settori produttivi, nel rispetto dei limiti previsti dai Regolamenti di esenzione o dai Regolamenti de minimis di volta in volta applicabili, la nascita, lo sviluppo e il consolidamento di società cooperative di produzione e lavoro e sociali di cui all’articolo 17, comma 2, della legge 27 febbraio 1985, n. 49.
AGEVOLAZIONI CONCEDIBILII finanziamenti agevolati:
·       hanno una durata non inferiore a 3 anni e non superiore a 10 anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di 3 anni;
·       sono rimborsati secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 31maggio e il 30 novembre di ogni anno;
·       sono regolati a un tasso di interesse pari allo zero per cento;
·       nel caso vengano concessi a fronte di nuovi investimenti, possono coprire l’intero importo del programma di investimento;
·      sono concessi per un importo non superiore a 5 volte il valore della partecipazione già detenuta dalla società finanziaria nella società cooperativa beneficiaria, e in ogni caso per un importo complessivamente non superiore ad euro 2.000.000.
PRESENTAZIONE DELLE DOMANDEAi fini dell’accesso alle agevolazioni, le società cooperative proponenti sono tenute a presentare alla Società finanziaria, CFI – Cooperazione Finanza Impresa Scpa, la seguente documentazione:
–         Allegato n.2 – Modulo di domanda
–         Allegato n.3 – Piano di attività
–        Allegato n.4 – Modulo richiesta antimafia – nel caso in cui il valore del finanziamento agevolato richiesto sia pari o superiore a euro 150.000,00.

VOUCHER CONNETTIVITA’ MISE  – Data scadenza: 15/12/2022

Interventi di sostegno alla domanda di connettività delle micro, piccole e medie imprese.

BENEFICIARISono beneficiari dell’agevolazione micro, piccole e medie imprese iscritto al Registro delle imprese.
AGEVOLAZIONEContributi a fondo perduto differenti a seconda delle caratteristiche dell’impresa: Incentivo (dai 300 euro ai 2.000 euro) sulla base di diverse caratteristiche della connettività e dei relativi costi, in presenza di step change inteso quale incremento della velocità di connessione secondo le classi di ammissibilità previste dal manuale operativo sulla base dei tre importi indicati nel dettaglio nel decreto.
I voucher internet sono buoni economici destinati alle imprese per incentivare e favorire l’uso del digitale. Tali buoni hanno valori economici differenti e mirano a garantire un incremento della velocità di connessione, da 30 Mbit/s a oltre 1Gbit/s.
MISURA DEL CONTRIBUTOLa misura prevede l’erogazione di un voucher connettività per abbonamenti a internet ultraveloce. I voucher non sono riconosciuti in caso di cambio operatore fra servizi aventi prestazioni analoghe o in caso di meri passaggi di intestazione del contratto nella medesima sede di impresa. A ciascun beneficiario può essere erogato un solo voucher. In caso di portabilità è prevista la possibilità di trasferire l’ammontare residuo del voucher.3 tipi di voucher:
·       Fascia A: voucher con contributo connettività pari a 300 euro, per un contratto della durata da un minimo di 18 mesi a un massimo di 36 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download compresa nell’intervallo uguale o minore di 30 Mbit/s. Vi sono anche i voucher di fascia A2 per connessioni che da 30 Mbit/s arrivano a 1 Gbit/s.Per connessioni che offrono velocità massima in download pari ad 1 Gbit/s, il valore del voucher può essere aumentato di un ulteriore contributo del valore massimo di 500 euro, per la copertura di parte dei costi di rilegamento sostenuti dai beneficiari, a fronte di adeguata giustificazione da parte degli operatori fornitori.Per i voucher di fascia A non sono previste soglie di banda minima garantita.
·       Fascia B: voucher con contributo connettività pari a 500 euro, per un contratto della durata da un minimo di 18 mesi fino ad un massimo di 36 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download fino a 1 Gbit/s.Per connessioni che offrono una con velocità massima in download da 1 Gbit/s, il valore del voucher può essere aumentato di un ulteriore contributo del valore massimo di 500 euro, per la copertura di parte dei costi di rilegamento sostenuti dai beneficiari, a fronte di adeguata giustificazione da parte degli operatori fornitori.Per i voucher di fascia B è prevista una soglia di banda minima garantita pari ad almeno 30 Mbit/s.
·       Fascia C: voucher con contributo connettività pari a 2.000 euro per un contratto della durata da un minimo di 24 mesi fino ad un massimo di 36 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download superiore a 1Gbit/s.Il valore del voucher può essere aumentato di un ulteriore contributo del valore massimo di 500 euro, per la copertura di parte dei costi di rilegamento sostenuti dai beneficiari, a fronte di adeguata giustificazione da parte degli operatori fornitori.Per i voucher di fascia C è prevista una soglia di banda minima garantita pari ad almeno 100 Mbit/s.

CONTRIBUTO A SOSTEGNO DELLA RISTORAZIONE COLLETTIVA – Data scadenza: Fino a fine fondi

Con una dotazione di 100 milioni di euro, l’intervento è finalizzato a mitigare gli effetti della crisi economica derivante dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, che ha duramente colpitole imprese del settore della ristorazione collettiva.

BENEFICIARI Imprese operanti nei servizi della ristorazione collettiva che, nell’anno 2020, hanno subito una riduzione del fatturato non inferiore al 15 per cento rispetto al fatturato del 2019. Ai fini della quantificazione del fatturato, rilevano i ricavi di cui all’articolo 85, comma 1, lettere a) e b), del TUIR, relativi ai periodi d’imposta 2019 e 2020.Per imprese operanti nei servizi della ristorazione collettiva, ai fini del presente decreto, si intendono le imprese che svolgono servizi di ristorazione definiti da un contratto con un committente, pubblico o privato, per la ristorazione non occasionale di una comunità delimitata e definita, la cui attività è individuata da uno dei seguenti codici ATECO 2007:
–         56.29.10 “Mense”;
–         56.29.20 “Catering continuativo su base contrattuale”.
Ai fini dell’ammissibilità al contributo, le imprese devono, inoltre, presentare un ammontare dei ricavi nell’anno 2019 generato per almeno il 50 per cento dai corrispettivi derivanti dai predetti i contratti di ristorazione collettiva. Tali imprese, alla data di presentazione dell’istanza di cui all’articolo 6, devono:
a.     Risultare regolarmente costituite, iscritte e “attive” nel Registro delle imprese;
b.     Avere sede legale o operativa ubicata sul territorio nazionale;
c.     Presentare un ammontare dei ricavi nell’anno 2019 generato per almeno il 50 (cinquanta) per cento dai corrispettivi per i contratti di cui al comma 2;
d.     Non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
e.     Non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, come da definizione stabilita dall’articolo 2, punto 18, del regolamento di esenzione. La predetta condizione non si applica alle microimprese e piccole imprese, purché risulti rispettato quanto previsto dalla lettera d) e a condizione che le imprese interessate non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o aiuti per la ristrutturazione.
Sono, in ogni caso, escluse dalle agevolazioni di cui al presente decreto le imprese:
a.     Destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modificazioni e integrazioni;
b.     Che si trovino in altre condizioni previste dalla legge come causa di incapacità a beneficiare di agevolazioni finanziarie pubbliche o comunque a ciò ostative
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONEIl contributo sarà erogato da parte dell’Agenzia delle entrate.Ai fini dell’accesso all’agevolazione, le imprese in possesso dei requisiti presentano alla stessa Agenzia un’apposita istanza, esclusivamente in via telematica.

FIT – FONDO INNOVAZIONE TECNOLOGICA – Data scadenza: Fino a fine fondi

La misura si pone l’obiettivo di sostenere la competitività delle imprese stimolando gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, Innovazione tecnologica, anche nell’ambito del paradigma 4.0 e dell’economia circolare, Design e ideazione estetica.

BENEFICIARI Possono beneficiare delle agevolazioni del FIT i soggetti giuridici aventi stabile organizzazione in Italia e compresi in una delle seguenti tipologie: 
•       Imprese che esercitano attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi ovvero attività di trasporto per terra, per acqua o per aria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1 e 3);
•       Imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
•       Imprese artigiane di produzione di beni di cui alla Legge 8 agosto l985, n. 443;
•       Centri di ricerca con personalità giuridica autonoma;
•       Altri soggetti individuati con i bandi del Ministero dello Sviluppo Economico.
•       Consorzi e Società consortili con partecipazione maggioritaria di uno dei soggetti precedenti, a condizione che la partecipazione dei medesimi soggetti sia superiore al 30% dell’ammontare del fondo consortile ovvero del capitale sociale.
I soggetti precedentemente elencati possono presentare domanda congiuntamente con organismi di ricerca, purché ai primi faccia capo almeno il 30% del costo ammissibile del progetto.
AMBITO DI APPLICAZIONELe agevolazioni del fondo sono destinate al sostegno di programmi relativi ad attività di sviluppo sperimentale, che possono comprendere anche attività non preponderanti di ricerca industriale. Per attività di sviluppo sperimentale e di ricerca industriale si intendono quelle rivolte rispettivamente:
a.     Alla concretizzazione dei risultati della ricerca industriale mediante le fasi di progettazione e realizzazione di progetti pilota e dimostrativi, nonché di prototipi, finalizzate a nuovi prodotti, processi o servizi ovvero ad apportare modifiche sostanziali a prodotti e processi produttivi purché tali interventi comportino sensibili miglioramenti delle tecnologie esistenti; rientra nello sviluppo sperimentale la realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologici e/o commerciali, quando il prototipo è necessariamente il prodotto commerciale finale e il suo costo di fabbricazione è troppo elevato per poterlo usare soltanto a fini di dimostrazione e di convalida. L’eventuale, ulteriore sfruttamento di progetti di dimostrazione o di progetti pilota a scopo commerciale comporta la deduzione dei redditi, così generati, dai costi ammissibili. Lo sviluppo sperimentale non comprende tuttavia le modifiche di routine o le modifiche periodiche apportate a prodotti, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti;
b.     All’acquisizione di nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un notevole miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti. Comprende la creazione di componenti di sistemi complessi, necessaria per la ricerca industriale, in particolare per la validazione di tecnologie generiche, ad esclusione dei prototipi di cui alla lettera a.
SPESE AMMISSIBILISono ammissibili programmi comportanti costi riconosciuti ammissibili non inferiori a 1 milione di Euro, fatti salvi eventuali diversi limiti disposti con i bandi. Ai fini dell’ammissibilità, i programmi devono avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 e devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e comunque non oltre 6 mesi dalla stessa, fatto salvo quanto eventualmente previsto con i bandi. Sono ammissibili i costi riguardanti:
•       Le spese per il personale tecnico adibito alle attività di sviluppo sperimentale e di ricerca industriale  oggetto del programma;
•       Il costo di strumenti e attrezzature di nuovo acquisto, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il programma di ricerca e sviluppo, nel limite delle quote di ammortamento fiscali ordinarie;
•       I servizi di consulenza e altri servizi utilizzati per l’attività del programma, inclusa l’acquisizione dei risultati di ricerca, di brevetti e di know-how, di diritti di licenza;
•       Le spese generali da determinare in misura non superiore al 30% del costo del personale;
•      I materiali utilizzati per lo svolgimento del programma.
TIPOLOGIA DI FINANZIAMENTOLe agevolazioni possono essere concesse nelle seguenti forme, nei limiti delle intensità massime previste dalla Disciplina comunitaria 
a.     finanziamento agevolato: è concesso per i programmi comportanti spese ammissibili inferiori a 3 milioni di euro – fatte salve eventuali diverse disposizioni. Tale finanziamento è pari al 50% dei costi riconosciuti ammissibili, con una durata massima di 8 anni oltre un periodo di preammortamento commisurato alla durata del programma e comunque non superiore a 4 anni a decorrere dalla data di emanazione del decreto di concessione. Il tasso agevolato di finanziamento è pari al 20% del tasso di riferimento, vigente alla data di concessione delle agevolazioni;
b.     contributo in conto interessi: può essere concesso per i programmi comportanti spese ammissibili pari o superiori a 3 milioni di euro – fatte salve eventuali diverse disposizioni -, in relazione ad un finanziamento bancario a tasso di mercato, destinato alla copertura finanziaria del programma. Tale contributo in conto interessi è pari al 50% dei costi riconosciuti ammissibili, con una durata massima di 8 anni oltre un periodo di preammortamento commisurato alla durata del programma e comunque non superiore a 4 anni;
c.     contributo diretto alla spesa: oltre al finanziamento agevolato ovvero all’eventuale contributo in conto interessi, è concesso un contributo alla spesa in misura pari al 20% nominale dei costi riconosciuti ammissibili.

Possono altresì essere concesse maggiorazioni, nella forma di contributo alla spesa, pari al 20% nominale dei costi riconosciuti ammissibili per i programmi svolti dalle piccole imprese ovvero al 10% nominale per i programmi svolti dalle medie imprese. Per gli organismi di ricerca, la predetta maggiorazione è riconosciuta nella misura del 20% nominale dei costi riconosciuti ammissibili.
L’entità del contributo alla spesa e, ove necessario, del finanziamento agevolato ovvero della misura del contributo in conto interessi può essere ridotto dal Ministero, laddove il valore complessivo delle agevolazioni determinate superi le intensità massime previste dalla Disciplina comunitaria.
Limitatamente agli organismi di ricerca che ne facciano richiesta, l’agevolazione corrispondente al finanziamento agevolato ovvero al contributo in conto interessi concedibile, può essere concessa nella forma del contributo diretto alla spesa, attualizzandone il valore al momento della concessione e in base al tasso di riferimento vigente alla data di concessione delle agevolazioni.
PROCEDURAIl Ministero dello Sviluppo Economico sottoscrive apposite convenzioni con delle banche concessionarie, nominate Gestori, alle quali affida l’incarico di valutare la fattibilità tecnico-scientifica ed economico-finanziaria dei progetti sottoposti ad istruttoria. Per l’esame della validità tecnologica dei programmi il gestore si avvale di esperti esterni, scelti dal Ministero dello Sviluppo Economico tra quelli iscritti all’albo di cui al Decreto del Ministro delle Attività Produttive del 7 aprile 2006.
MODALITA’ DI EROGAZIONELe erogazioni avvengono in non più di 3 soluzioni, più l’ultima a saldo, in relazione agli stati di avanzamento del programma individuati nel piano delle erogazioni. Ai fini dell’erogazione il soggetto beneficiario deve aver sostenuto costi non inferiori a quelli previsti nel piano di erogazione per ciascuno stato di avanzamento. Con riferimento al contributo in conto interessi, l’erogazione avviene in via anticipata, attualizzando al tasso di riferimento vigente alla data di erogazione della quota di finanziamento bancario. Limitatamente ai programmi proposti dalle piccole e medie imprese, la prima erogazione, per un importo commisurato alle spese previste per il primo ed eventualmente per il secondo stato di avanzamento nel limite massimo del 25% del totale delle agevolazioni concesse, può essere disposta a titolo di anticipazione previa presentazione di fideiussione bancaria o polizza assicurativa.
L’ammontare complessivo delle erogazioni, effettuate nel periodo di attuazione del programma, non può superare l’80% delle agevolazioni concesse. Il residuo 20%, detratto dall’erogazione relativa all’ultimo stato di avanzamento e, ove necessario, da quella immediatamente precedente, viene erogato a saldo, una volta effettuati gli accertamenti.

BANDO PARCO AGRISOLARE – Data scadenza: Fino a fine fondi

Interventi di sostegno alla domanda di connettività delle micro, piccole e medie imprese.

BENEFICIARI ·         Imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
·         Imprese agroindustriali, in possesso di codice ATECO ammessi;
·         Indipendentemente dai propri associati, le cooperative agricole e le cooperative o loro consorzi di cui all’art. 1, comma 2 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228.
Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume di affari annuo inferiore a € 7.000.
AGEVOLAZIONEIl Bando Parco Agrisolare prevede un contributo a fondo perduto calcolato in percentuale sulle spese ammesse e differenziato in base alla tipologia di intervento ed alla zona in cui si trova l’impresa beneficiaria. Gli aiuti agli investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole, connessi alla produzione agricola primaria, per la produzione di energia rinnovabile solare (fotovoltaico) sono concessi nella misura del:
•        50% delle spese ammesse per le imprese situate nelle regioni meno sviluppate (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia)
•        40% delle spese ammesse per le le imprese situate nelle altre regioni d’Italia.
È prevista una maggiorazione del 20% per:
•        I giovani agricoltori o gli agricoltori che si sono insediati nei cinque anni precedenti la data della domanda di aiuto;
•        Gli investimenti collettivi, come impianti di magazzinaggio utilizzati da un gruppo di agricoltori o impianti di condizionamento dei prodotti agricoli per la vendita;
•        Gli investimenti in zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici.
INTERVENTI FINANZIATISi finanziano interventi da realizzare sui tetti di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, che prevedano l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp. Possono inoltre essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture:
·         Rimozione e smaltimento dell’amianto (o, se del caso, dell’eternit) dai tetti, in conformità alla normativa nazionale di settore vigente: tale procedura deve essere svolta unicamente da ditte specializzate, iscritte nell’apposito registro;
·         Realizzazione dell’isolamento termico dei tetti;
·         Realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria); a ogni modo, il sistema di areazione dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria, anche al fine di migliorare il benessere animale.
SPESE AMMISSIBILIFinanzia le seguenti spese per la realizzazione di impianti fotovoltaici:
·         Acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto;
·         Sistemi di accumulo;
·         Fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi;
·         Costi di connessione alla rete;
o    Fino a un limite massimo di euro 1.500,00/Kwp per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, anche in considerazione delle dimensioni complessive dell’impianto da realizzare e delle correlate economie di scala, e fino ad ulteriori euro 1.000,00/Kwh ove siano installati anche sistemi di accumulo. In ogni caso, il contributo complessivo corrisposto per i sistemi di accumulo non può eccedere euro 50.000,00.
·         Per la rimozione e smaltimento dell’amianto, ove presente, e l’esecuzione di interventi di realizzazione o miglioramento dell’isolamento termico e della coibentazione dei tetti e/o di realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria):
·         Demolizione e ricostruzione delle coperture e fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi, fino ad un limite massimo ammissibile di euro 700,00/Kwp.
La spesa massima ammissibile per singolo progetto è pari a euro 750.000, nel limite massimo di euro 1.000.000 per singolo soggetto beneficiario. Per tutti gli interventi descritti – nei limiti massimi indicati – sono ammissibili le spese di progettazione, asseverazioni ed altre spese professionali richieste dal tipo di lavori, comprese quelle relative all’elaborazione e presentazione dell’istanza, direzione lavori e collaudi, se prestate da soggetti esterni all’impresa. Sono ammessi a finanziamento solo impianti fotovoltaici di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione. È consentita la realizzazione di impianti fotovoltaici su coperture anche diverse da quelle su cui si opera la bonifica dall’amianto (e, se del caso, dall’eternit), purché appartenenti allo stesso fabbricato. È ammessa l’opera di bonifica anche su superfici superiori a quelle dell’installazione di impianti fotovoltaici, purché appartenenti allo stesso fabbricato. Tutte le spese sono ammissibili a partire dal giorno di presentazione della domanda di contributo.
PRESENTAZIONE DELLA DOMANDALa procedura è a sportello per via esclusivamente telematica e le pratiche saranno valutate in funzione dell’ordine cronologico di presentazione delle domande. Non sono ancora note le tempistiche di presentazione delle domande di contributo.

BONUS FIERE 2022 – Data di scadenza: dal 9 settembre 2022 fino a fine fondi

BENEFICIARI Tutte le imprese rispettanti i seguenti requisiti:
·         Avere sede operativa nel territorio nazionale ed essere iscritto al Registro delle imprese della camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura territorialmente competente;
·         Avere ottenuto l’autorizzazione a partecipare a una o più delle manifestazioni fieristiche internazionali;
·         Avere sostenuto o dover sostenere spese e investimenti per la partecipazione a una o più delle manifestazioni fieristiche internazionali di settore;
·         Non essere sottoposto a procedura concorsuale e di non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
·         Non essere destinatario di sanzioni interdittive e di non trovarsi in altre condizioni previste dalla legge come causa di incapacità a beneficiare di agevolazioni finanziarie pubbliche;
·         Non avere ricevuto altri contributi pubblici per la partecipazione agli stessi eventi. 
Il buono ha validità fino al 30 novembre 2022 e può essere richiesto una sola volta da ciascun beneficiario
SPESE AMMISSIBILIIl bonus fiere internazionali del MISE è pari a 10.000 euro. Il contributo potrà coprire fino al 50% delle spese e degli investimenti sostenuti per prendere parte agli eventi fieristici. 
·         Affitto degli spazi espositivi. Oltre all’affitto degli spazi espositivi, rientrano in tale categoria le spese relative al pagamento di quote per servizi assicurativi e altri oneri obbligatori previsti dalla manifestazione fieristica;
·         Allestimento degli spazi espositivi, comprese le spese relative a servizi di progettazione e di realizzazione dello spazio espositivo, nonché all’esecuzione di allacciamenti ai pubblici servizi;
·         Pulizia dello spazio espositivo;
·         Trasporto di campionari specifici utilizzati esclusivamente in occasione della partecipazione alle manifestazioni fieristiche, compresi gli oneri assicurativi e similari connessi, nonché le spese per i servizi di facchinaggio o di trasporto interno nell’ambito dello spazio fieristico;
·         Servizi di stoccaggio dei materiali necessari e dei prodotti esposti;
·         Noleggio di impianti audio-visivi e di attrezzature e strumentazioni varie;
·         Impiego di hostess, steward e interpreti a supporto del personale aziendale;
·         Servizi di catering per la fornitura di buffet all’interno dello spazio espositivo;
·         Attività pubblicitarie, di promozione e di comunicazione, connesse alla partecipazione alla fiera e quelle sostenute per la realizzazione di brochure di presentazione per la partecipazione alla manifestazione fieristica. 
Non sono ammesse all’agevolazione le spese relative a imposte e tasse. L’imposta sul valore aggiunto è ammissibile all’agevolazione solo se la stessa rappresenta per il beneficiario un costo effettivo non recuperabile.
FIERE ACCESSIBILILe fiere ricomprese nella misura sono individuate nel calendario fieristico approvato dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome e dovranno avere luogo nel periodo compreso tra il 16 luglio 2022, data di entrata in vigore della legge di conversione del citato decreto-legge, e il 31 dicembre 2022.
MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDALe domande di agevolazione, presentate dal legale rappresentate dell’impresa, dovranno pervenire esclusivamente tramite procedura informatica dalle ore 10:00 alle ore 17:00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a decorrere dal 9 settembre 2022. L’iter di presentazione della domanda consiste in:
1.     Accesso del soggetto proponente alla procedura informatica, attraverso CNS (carta Nazionale dei Servizi);
2.     Immissione delle informazioni e dei dati richiesti per la compilazione della domanda nella procedura informatica;
3.     Finalizzazione della domanda. 
All’atto della presentazione della domanda, ciascun richiedente deve comunicare un indirizzo di posta elettronica certificata valido e funzionante nonché le coordinate di un conto corrente bancario a sé intestato. Ciascun richiedente fornisce, altresì, le necessarie dichiarazioni sostitutive di certificazione o di atto notorio, secondo il modello reso disponibile nella piattaforma. Le domande si intendono correttamente trasmesse esclusivamente a seguito del rilascio da parte della procedura informatica dell’attestazione di avvenuta trasmissione. È considerata ammissibile, ai fini dell’assegnazione del buono fiere, una sola domanda per ciascun soggetto beneficiario. In caso di presentazione di più richieste in successione tra loro è considerata, ai fini dell’assegnazione del buono fiere, esclusivamente l’ultima domanda regolarmente trasmessa. A decorrere dalle ore 10:00 del 7 settembre 2022 e fino al termine iniziale di apertura dello sportello per l’invio delle domande di agevolazione, i soggetti proponenti possono verificare, ai fini dello svolgimento delle successive procedure di compilazione e finalizzazione della domanda di agevolazione, il possesso dei requisiti tecnici e delle necessarie autorizzazioni per accedere e utilizzare la procedura informatica. All’istanza di rimborso deve essere allegata copia del buono fiere, delle fatture attestanti le spese e gli investimenti sostenuti, con il relativo dettaglio, la documentazione attestante l’avvenuto pagamento delle stesse, nonché apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà mediante la quale il soggetto beneficiario attesta la avvenuta, effettiva partecipazione alle manifestazioni fieristiche per le quali è richiesto il rimborso delle spese. Per le istanze di agevolazione che abbiano ad oggetto la partecipazione a manifestazioni fieristiche in programma nel mese di dicembre 2022, la citata dichiarazione in ordine all’avvenuta partecipazione alla manifestazione fieristica deve essere presentata, tramite la procedura informatica, entro e non oltre il 31 gennaio 2023.
DOCUMENTI DA ALLEGARE ALLE DOMANDE·         Dati anagrafici dell’azienda (Ragione sociale, forma giuridica, partita IVA, sede legale/amministrativa)
·         Dati del legale rappresentante (Nome, Cognome, Luogo e data di nascita, Codice Fiscale)
·         Contatti di un referente (Nome, Cognome, telefono, e-mail)
·         Indirizzo di PEC valido e funzionante;
·         Le coordinate di un conto corrente bancario (IBAN) di cui è intestataria l’impresa facente richiesta;
·         Preventivi di spesa oggetto dell’investimento al netto dell’Iva, senza indicazione di sconto, su carta intestata del fornitore, con timbro e firma autografa
·         SPID o CNS

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